Breve antologia della letteratura universale — Luis Landero

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(Immagine: Juan Yanes)


Cantami, o Diva, non solo del pelide Achille l’ira funesta, ma anche come in principio Dio creò i cieli e la terra e come subito, nel corso di più di mille notti, qualcuno raccontò la storia compendiata dell’uomo, e dunque conoscemmo che, nel mezzo del cammin di nostra vita, un bel mattino uno si risvegliò mutato in un enorme insetto, un altro assaggiò una madeleine e all’istante ritrovò il paradiso dell’infanzia, un altro dubitò dinnanzi al teschio, altri si elesse melibeo, altri pianse i dolci pegni mal trovati, altri dopo le nozze restò cieco, altri sognò da desto e altri nacque e morì in un luogo del cui nome non ricordo. E cantami, o Diva, col tuo canto generale, della balena bianca, della notte oscura, dell’arpa là nell’angolo, delle belle teste, dell’olmo secco, della dolce Rita delle Ande, delle illusioni perdute, e del verde vento e delle sirene e di me stesso.

Luis Landero, Breve antologia de la literatura universal (pubblicato in Quince líneas, Tusquets Editores 1996, con lo pseudonimo Faroni)

( Tradotto dal blog non più online di Juan Yanes Máquina de coser palabras)

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